A fine Aprile il teramano Claudio D'Amario sarà a capo della Sanità regionale abruzzese

L’AQUILA – Il nuovo direttore regionale della Sanità abruzzese, il teramano (di Atri) Claudio D’Amario, sarà operativo in Regione dalla fine del mese: lascerà il ruolo di direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute a Roma e andrà a rilevare il posto che fu dell’ex manager della Asl di Teramo, Roberto Fagnano. Intanto per la direzione generale delle due Asl di Teramo e di Pescara la Regione deciderà non appena terminata l’emergenza Coronavirus. È l’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì a fissare il nuovo orizzonte delle nomine della sanità abruzzese.

 

"A fine aprile il dottor Claudio D’Amario sarà in Abruzzo per dirigente il nostro dipartimento della Salute. Questo è quello che ci ha comunicato il governatore Marsilio dopo la richiesta del ministero. Ad oggi non ci sono cambiamenti". Così l’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì, della Lega, facendo il punto sulla emergenza coronavirus in Abruzzo.

In particolare, l’assessore parla della vicenda legata al direttore generale del Dipartimento prevenzione del ministero della Salute, il teramano Claudio D’Amario, ex dg Asl di Pescara in prima linea nella emergenza, nominato a gennaio capo del Dipartimento Salute della Regione Abruzzo e trattenuto a Roma, come spiegato dal governatore abruzzese, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, per altri fino a maggio. Sulle nomine per coprire più posti nel settore sanità, in particolare i titolari nelle Asl di Pescara e Teramo, Verì annuncia che "si devono fare, quando si attenua la emergenza, ci penseremo. Dopo Pasqua ci riuniremo per affrontare e risolvere la questione".

 

Intanto l’Abruzzo si doterà di un nuovo centro Covid 19: il reparto di Psichiatria dell’ospedale di Pescara diventa struttura Covid-19 regionale, per accogliere tutti i pazienti psichiatrici abruzzesi contagiati dal coronavirus. Quattro, al momento, i casi di positività accertati in Abruzzo. Le Psichiatrie degli altri ospedali della regione continueranno ad accogliere, invece, tutti i pazienti ‘puliti’. Nel reparto del capoluogo adriatico sono ricoverate quattro persone non affette da Covid-19: in queste ore si sta organizzando il loro trasferimento.